Patricia Domínguez. Il cavallo bianco, gravido

𝗣𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, l’artista e sciamana digitale 𝑷𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒊𝒂 𝑫𝒐𝒎í𝒏𝒈𝒖𝒆𝒛 porta a Napoli sei video-installazioni che si trasformano in veri e propri altari cibernetici: un viaggio immersivo tra acqua, terra, piante, animali e dimensioni invisibili, in cui miti e rituali si rinnovano in dialogo con la tradizione artigiana napoletana.
Un’esperienza unica, dove spiritualità e tecnologia si intrecciano per immaginare futuri possibili, presentata da Fondazione Made in Cloister e nonlineare – iniziativa curatoriale indipendente, che conclude il primo anno del programma RINASCITA, dedicato all’esplorazione della trasformazione, del rinnovamento e della resistenza delle specie, sullo sfondo delle molteplici crisi contemporanee.
Allestita nel chiostro cinquecentesco della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, sede della Fondazione Made in Cloister e gioiello del Rinascimento napoletano, Il cavallo bianco, gravido rappresenta il debutto espositivo dell’artista in Italia e raccoglie opere realizzate nell’arco di un decennio. Sei video creano altrettanti altari cibernetici all’interno di santuari dedicati all’Acqua, alla Terra, agli Animali, alle Piante e all’Invisibile — dando vita a un compendio di miti e di riti nei quali si intrecciano cosmologie radicalmente differenti. Serpenti e tucani, rose e droni, manufatti precolombiani e iconografie corporate popolano il paesaggio sacro dell’artista, che oggi abita il chiostro della Chiesa di Santa Caterina a Formiello.
Il titolo della mostra prende ispirazione da un frammento dell’affresco emerso dal restauro del chiostro — un cavallo bianco che, grazie al prezioso intervento di restauro, è tornato a vivere dopo l’abbandono e la rovina dello spazio. In passato, capitato per caso dentro la narrazione della martire egizia Caterina d’Alessandria, questo splendido compagno di viaggio, si fa oggi simbolo di liberazione, gravido di nuove possibilità di resistenza e di dissenso.
La mostra sarà visitabile dal 𝟮𝟳 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝟮𝟬 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟱 alla 𝑭𝒐𝒏𝒅𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝑴𝒂𝒅𝒆 𝒊𝒏 𝑪𝒍𝒐𝒊𝒔𝒕𝒆𝒓.