STARGAZERS I
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NP-ArtLab presenta Stargazers I e Stargazers II, due mostre collettive che si sviluppano rispettivamente negli spazi della galleria di Padova e Milano e che mettono in dialogo artisti storicizzati con esponenti del panorama contemporaneo. Le opere, realizzate con medium diversi, volgono il proprio sguardo verso un unico tema: l’astronomia.
Il progetto Stargazers, ideato da Neri Pagnan (NP-ArtLab), ha origine dalla stretta vicinanza della galleria di Padova con la Specola, sede dell’Osservatorio Astronomico nonché una delle più importanti strutture di ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), simbolo rappresentativo della città e della sua storia, e con il Dipartimento di Astronomia. Le continue suggestioni che derivano da questi luoghi hanno innescato la scelta di raccontare, attraverso due mostre, la fascinazione che l’essere umano ha da sempre per l’universo e la scienza che ne studia le manifestazioni, e di come gli artisti trovano nutrimento nei misteri della volta celeste e nella sua estetica potente.
Stargazers I apre la riflessione nella sede di Padova, con una selezione di lavori che affrontano le tematiche da punti di vista differenti: Serena Gamba, Natale Addamiano, Matteo Nasini ci trasportano all’interno di superfici siderali, mentre John Torreano, Silvia Mariotti, Serena Vestrucci, Antonello Ghezzi si pongono in dialogo con la materia e ne traslano il ruolo e il significato, alla ricerca delle suggestioni che trapelano dall’universo. Visioni che si incontrano con le famose superfici lunari di Giulio Turcato e del poliedrico Tony Dallara. Al centro dello spazio espositivo è collocata l’opera del duo Antonello Ghezzi dal titolo Alla Luna, un tapis roulant il cui display mostra la distanza che ci separa dalla Luna. L’installazione interattiva invita a partecipare attivamente a una missione spaziale collettiva.
La seconda parte di questa mostra, Stargazers II, prende forma nello spazio di Milano, in collaborazione con Martelli Fine Art. Anche in questo caso la sede della galleria gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della riflessione del legame tra arte e astronomia: si tratta di Palazzo Cicogna che ospitò per un periodo lo studio di Lucio Fontana. Dell’ampia produzione che ha caratterizzato la ricerca di Fontana, due sono i lavori, entrambe degli anni ’50, che suggestionano Stargazers II. La mostra infatti si apre con un allestimento che riproduce il pattern del Tessuto Galassia ideato nel 1955 (rielaborato nel colore), abbinata a una carta assorbente del 1953 che ne anticipa l’estetica, e un’imponente variante stampata su seta che rimandano alle costellazioni celesti. Accanto a queste opere trovano posto sguardi inediti tra materia e luce che diventano cielo con Mirella Bentivoglio, Antonello Ghezzi, Paolo Icaro, Silvia Mariotti, Matteo Nasini, Takis, ed Eugenia Vanni, in un susseguirsi di superfici spaziali. A completare l’allestimento l’installazione di Giovanni Oberti, che accompagna il corridoio di ingresso verso la sala principale.
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