THAT THING THAT NEVER VANISHED





Dal 10 ottobre all’8 novembre Assab One ospita la mostra That thing that never vanished, dedicata al lavoro fotografico di Emanuele Satolli e accompagnata dall’omonimo libro pubblicato da Gost Books.
La mostra, realizzata da Zona e Gramma Studio grazie al contributo di Fondazione Cariplo e al supporto di Fondazione Carifac, in collaborazione con Laboratorio Lapsus, Assab One e studioamatoriale, presenta oltre dieci anni di reportage fotografici realizzati nei principali scenari di conflitto e crisi umanitarie contemporanei. Dall’Ucraina, seguita sin dal primo giorno dell’invasione russa, a Mosul e Raqqa durante le battaglie contro l’ISIS; da Gaza, all’Afghanistan, il lavoro di Satolli si concentra sull’esperienza individuale e sulla condizione umana esposta alla tragedia della guerra.
Accanto alla mostra e al libro, il progetto prevede attività educative e laboratori con le scuole, pensati per coinvolgere gli studenti in un percorso di riflessione critica sui conflitti e sul ruolo della fotografia.
“In un’epoca dominata dalla proliferazione di immagini digitali — tra propaganda, disinformazione e produzioni sintetiche generate dall’intelligenza artificiale — il lavoro di Satolli riafferma il valore della fotografia come testimonianza diretta e custode della memoria”, scrive Giulia Tornari, fondatrice di Zona e Gramma Studio, curatrice della mostra. “Le sue immagini documentano storie di persone e luoghi segnati dalla guerra e colpiscono per la prossimità ai soggetti fotografati, restituendo l’intimità delle esperienze vissute in contesti estremi, attraverso uno sguardo che coniuga rigore documentario e responsabilità etica.”