THE ITALIAN ART GUIDE

Daily Stretching

 

Nella ricerca di Miss Goffetown c’è chiaramente una specie di provvisorietà inerente alla pratica della pittura. La sua produzione incessante di disegni nel corso delle sue giornate, come lei stessa dichiara “una preghiera”, ha l’aria di essere stata buttata giù un po’ casualmente, come un tentativo, una serie di dipinti in acrilico che sembrano non-finiti o che si auto cancellano attraverso un segno che ricorda tanto più i pennarelli che il pennello, come se l’artista prendesse le distanze dalla pittura a favore di qualcosa che sembra trovarsi costantemente sull’orlo del collasso.

Diversamente dalla nozione modernista di una “fedeltà al medium” Fulvia Monguzzi (in arte Miss Goffetown) si concentra sulla capacità della pittura di ingannare e celare. Così facendo, non solo ci apre nuove possibilità alla pittura stessa, ma mette in scena visioni dell nostro vivere quotidiano.

La festa appena cominciata è già finita.

In residenza per una settimana a Conversano l’artista esplora il territorio attraverso la lente delle contraddizioni tipiche della provincia; il troppo visibile delle feste e l’invisibile, la luce abbagliante del sole o delle luminarie e il silenzio e la solitudine della controra

Disegni in successione delle ‘cose reali’ del quotidiano di cui ormai nessuno si interessa, con la volontà però di non dire niente, il suo segno si muove in direzioni opposte facendo tracollare ogni sistema descrittivo, e non esaurendo mai il luogo che cerca di descrivere.

Entrando nello spazio siamo circondati da immagini simulacro, un concentrato del diario di permanenza dell’artista sul territorio. Giostre, cavalli di un carosello in partenza, luminarie di una festa appena conclusa e un dittico di palme, quasi a ricalcare la contrapposizione tra natura e artificio dove nessuna delle due non è più nè una nè l’altra.

In un inconsueto processo inverso tra bozza e definitivo ritroviamo in un libro bianco di novecento pagine una serie di cavalli, realizzato alla fine del lavoro. Il girare in tondo dei cavalli, cioè il giostrare, diventa sequenza che ci ricorda i flip-book, o anche i bestiari con la quantità di specie presenti sulla terra. La forma libro trattata come un elenco, l’horror vacui assai noto a chiunque abbia mai sfogliato le tavole delle antichità romane di Piranesi. Un elenco di elenchi che potrebbe non finire mai, suggerendo un “eccetera”, come se ammettesse che i limiti della spazio pagina, o al contrario il numero smodato di pagine pre-rilegate, la obblighino a dichiarare il fallimento o a celebrare il vuoto come un resto immenso di cose.

Daily Stretching si pone come un esercizio quotidiano sul segno e sulla memoria, esaltando la pittura a qualità di forma primaria di trascrizione della realtà, prima ancora delle parole e della scrittura.

 

Miss Goffetown (1985). Vive e lavora a Milano. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha esposto in gallerie, spazi indipendenti ed è co-fondatrice dello Spazio Martin a Milano dove organizza workshop, residenze e mostre. Dal collage alla pittura il suo manifesto è ironico e drammatico con uno sguardo leggero sul quotidiano.

 

Daily Stretching
8 Jun, 24
14 Jul, 24
Miss Goffetown (Fulvia Monguzzi)
Esposizione Sud Est
Corso Umberto I, 18 - Conversano (Ba)