ABABO HUMAN PER 2 AGOSTO 1980









In occasione del 45° anniversario della strage alla Stazione di Bologna, l’Accademia di Belle Arti di Bologna propone ABABO HUMAN PER 2 AGOSTO 1980, un grande progetto espositivo, realizzato in collaborazione con il Gruppo FS Italiane, l’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, il Comitato di Solidarietà alle Vittime delle Stragi e il Comune di Bologna. Composto da quattro distinti interventi artistici, è allestito nella Hall AV della stazione sotterranea di Bologna Centrale, dove resterà fino al 7 agosto, accompagnato da testi di Mili Romano e Carlo Branzaglia.
Non è la prima volta che l’Accademia di Bologna si impegna a commemorare il drammatico attentato di matrice neofascista che il 2 agosto 1980 causò la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200. Dal 1997 al 2005, infatti, la storica istituzione bolognese è stata promotrice del progetto di public art Accademia di stazione, a cura di Mili Romano e Roberto Daolio. Dal 2014, inoltre, alla strage di Bologna sono dedicati una serie di manifesti sviluppati per il Comune di Bologna dal corso di Design grafico dell’Accademia, nell’ambito del progetto Poster for the City, ideato da Danilo Danisi.
“L’Accademia di Belle Arti di Bologna apre una nuova e profonda riflessione sul drammatico evento del 2 agosto 1980 – ha dichiarato Enrico Fornaroli, Direttore dell’istituto di formazione artistica bolognese – grazie a una significativa collaborazione con il Gruppo FS Italiane. L’arte diventa uno strumento di memoria storica e impegno civico in una mostra che intreccia molteplici linguaggi espressivi, trasformando un luogo di transito quotidiano per migliaia di persone in uno spazio espositivo carico di significato”.
Si rinnova la collaborazione tra Gruppo FS e Accademia di Belle Arti di Bologna. Già in passato infatti la stazione di Bologna ha ospitato opere degli allievi in occasione delle commemorazioni del 2 agosto 1980. L’edizione di quest’anno coinvolge però per la prima volta gli spazi della stazione Alta Velocità, con una mostra capace di coniugare impegno civico e linguaggi contemporanei in un luogo dal forte impatto simbolico e funzionale. Il progetto si inserisce nel percorso che vede Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) impegnata nella valorizzazione delle stazioni, non più solo nodi di mobilità, ma spazi pubblici dove accogliere cultura, memoria e inclusione.
Quest’anno, sono quattro gli interventi pensati per celebrare ciò che nella memoria collettiva è diventato uno degli eventi più drammatici della storia nazionale. La stazione, nucleo nevralgico della mobilità quotidiana di un flusso continuo di individui, si trasforma così luogo di cultura e coscienza civile: un punto di passaggio trasformato in un’esperienza di ricordo attivo.
Venti ritratti per la memoria: 2 agosto 1980
Triennio di fumetto e illustrazione e biennio di Linguaggi del fumetto
A cura di Sara Colaone e Gianluca Costantini
Ritrarre le vittime significa restituire dignità e voce, dare occhi al presente, portare le storie fuori dall’anonimato dei numeri. Significa trasformare il ricordo in presenza viva nella nostra società.
In questo progetto artistico, venti ritratti raccontano venti vite, ma le vittime della strage del 2 agosto 1980 alla Stazione di Bologna furono ottantacinque. Disegnare i volti è un estremo ringraziamento, un rituale collettivo d’espiazione, un desiderio di non lasciare andare chi ci è caro, anche se mai l’abbiamo conosciuto. Ogni disegno è un atto di ascolto e restituzione. Ogni storia diventa un passo verso una cittadinanza più consapevole, capace di riconoscere le ingiustizie e difendere la libertà. Ricordare è un impegno verso il futuro, perché la memoria diventi ogni giorno un atto di giustizia.
Un caro amico
Biennio di Fotografia
A cura di Paola Binante e Tommaso Bonaventura
Il 2 agosto 1980, l’autobus 37 divenne veicolo di soccorso, ma soprattutto simbolo dell’unione dei cittadini, che in quel tragico giorno hanno deciso di non stare ai margini. L’opera prende forma in una stampa fotografica in bianco e nero in scala 1:1, in cui il bus è visibile nella sua interezza, come corpo che riaffiora nello spazio espositivo, così come il bus originale che ritorna ogni 2 agosto in Piazza Medaglie D’oro. A questa imponente presenza si affianca una seconda installazione: sulla carta sono riportate le parole, tratte da un’intervista, dell’uomo che quel giorno ne prese il volante, Agide Melloni, colui che oggi ricorda il 37 come un “caro amico”. Si ringrazia TPER per la sensibilità dimostrata nell’aver messo a disposizione l’autobus matr. 4030 diventato per tutti Autobus37, aver reso possibile il dialogo con chi l’ha restaurato e se ne prende cura quotidianamente e con chi si mise alla sua guida in quel tragico giorno.
Voglio un paese
Trennio di Scenografia e biennio di Scenografia del teatro dell’opera e spettacolo musicale
A cura di Nicola Bruschi e Marco Cesare Consumi
Sabato 2 agosto, in due repliche alle ore 16 e alle ore 18, quattro studentesse della Scuola di Scenografia interpreteranno una lettura sonorizzata da Marco Cesare Consumi, tratta dal testo Voglio un paese scritto nel 2013 da Andreas Flourakis, poeta e drammaturgo greco contemporaneo (traduzione di Gilda Tentorio per Eurodram Italia).
L’opera esprime una profonda ricerca di identità, sia personale che collettiva. L’autore indaga su cosa significhi appartenere a un “paese” e come questa appartenenza influisca sulla vita degli individui. Il titolo stesso suggerisce un forte desiderio di un paese ideale, un luogo in cui si possa vivere in pace, giustizia e armonia; un auspicio che un nuovo e migliore ordine sociale possa scaturire anche in reazione a una tragedia immane innescata dal terrorismo.
A partire da Voglio un paese, è stato realizzato anche uno spettacolo teatrale nato dalla collaborazione tra la Scuola di Scenografia dell’Accademia e il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, che ha debuttato all’interno del Teatro dell’Accademia di Bologna lo scorso 28 giugno in occasione di OPENTOUR.
Poster for the City
Triennio di Design Grafico
A cura di Danilo Danisi
Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di Bologna, coinvolge il corso triennale di Design Grafico per l’elaborazione di manifesti dedicati a una serie di ricorrenze istituzionali, tra cui la strage di Bologna. In oltre 10 anni, sono stati prodotti circa 400 poster, selezionati da una giuria per essere affissi pubblicamente, e nel 2023 presso il Palazzo D’Accursio di Bologna è stata realizzata una mostra dedicata al progetto, accompagnata da un catalogo edito da Pendragon.
Per celebrare il 45° anniversario della strage, quest’anno saranno affissi nell’area pedonale sotterranea della Stazione di Bologna i 12 poster 70×100 cm scelti per rappresentare il drammatico evento della strage di Bologna dal 2014 al 2025, oltre che le proposte non selezionate di questa edizione. Il percorso espositivo si propone come momento di riflessione visiva e collettiva e testimoniando l’approccio contemporaneo della nuova generazione al tragico evento: un equilibrio tra rigore storico e sensibilità̀ attuale nella memoria civile.
Anteprima riservata alla stampa con visita guidata a cura di Accademia di Belle Arti di Bologna:
giovedì 31 luglio, ore 10 (ritrovo: atrio ingresso Alta Velocità, via de’ Carracci).
ABABO HUMAN PER 2 AGOSTO 1980
Dal 31 luglio al 7 agosto 2025
Hall AV della stazione sotterranea di Bologna Centrale
Apertura al pubblico dalle 5.00 alle 24.00
Ingresso gratuito