THE ITALIAN ART GUIDE

REWARD HACKING

🎛️ REWARD HACKING 📍 @csa_lambretta – Milano Via Rizzoli 13A ⏰Sabato 14 giugno, h 19.00 Gli Artisti Antonio Allevi , Nunzio Cicero, Giovanni Diano, Daniele Menichelli , Arturo Franken e Camilla Micioni presentano REWARD HACKING, una macchina performativa allestita all’interno di una box costruita per generare una condizione di isolamento percettivo. In tempo reale video e audio producono una simulazione critica dei meccanismi di attrazione, seduzione e manipolazione che caratterizzano l’interazione tra esseri umani e sistemi digitali. Il progetto nasce da un’interrogazione collettiva sulle dinamiche di reward hacking — una strategia adottata da alcune intelligenze artificiali che, nel tentativo di massimizzare la ricompensa, finiscono per deviare dagli obiettivi originari, compromettendo il sistema che le ha generate. Progetto Grafico a cura di Adriano Bassi A Seguire DJ Set Fede Micioni

GIGI GUADAGNUCCI GIO’ POMODORO. CONVERSAZIONE SULLA NATURA

GIGI GUADAGNUCCI GIO’ POMODORO. CONVERSAZIONE SULLA NATURA   In occasione dei 110 anni dalla nascita dello scultore Gigi Guadagnucci e dei 10 anni dall’apertura del Museo a lui dedicato, l’Amministrazione Comunale di Massa ed in particolare l’Assessorato alla Cultura presentano la mostra “Gigi Guadagnucci Gio’ Pomodoro | Conversazione sulla natura”, a cura di Mirco Taddeucci, […]

Connexxion 2025

Dal 7 al 14 giugno 2025, con un’anteprima il 6 giugno al Mercato Civico di Savona, ritorna la terza edizione di CONNEXXION, il Festival Diffuso di Arte Contemporanea curato da Livia Savorelli e promosso dall’Associazione Culturale Arteam con il patrocinio del Comune di Savona. Realizzato con il contributo del Comune di Savona, della Fondazione Agostino De Mari e dell’Unione Industriali della Provincia di Savona, l’edizione 2025 di CONNEXXION, dal titolo “Liberi dentro, liberi fuori”, conferma la sua vocazione partecipativa e relazionale, coinvolgendo alcune delle vie e piazze più iconiche e alcuni monumenti della città di Savona, al centro della performance Io non ho vergogna. Itinerante di Mona Lisa Tina e dello Special Project Monumenta Italia / Cantiere Savona, un progetto di arte pubblica di Irene Pittatore, a cura di Lisa Parola e Tea Taramino.

ICONORAMA

ICONORAMA La Galleria Giovanni Bonelli è lieta di presentare nella sua sede di Milano ICONORAMA, la mostra collettiva degli artisti Enne Boi, Marco Bongiorni, Nicolò Bruno, Matteo Capriotti, Carlos Casuso, Matteo Coluccia, Marco Paleari, Andrea Loi, a cura di Davide Serpetti. Trascendere il confine tra umano e divino ed elevare il volto a simbolo di […]

BELLADONNA OF SADNESS

BELLADONNA OF SADNESS DAVIDE SERPETTI A cura di Giorgia Achilarre Inaugurazione giovedì 29 maggio alle ore 18.00 29.05 – 15.07.2025 La Galleria Giovanni Bonelli è lieta di presentare nella sua sede di Milano BELLADONNA OF SADNESS, la mostra personale dell’artista Davide Serpetti, a cura di Giorgia Achilarre. C’è una pittura che non chiede il permesso di esistere, non pretende di essere attuale, né di assecondare le mode del sistema. Davide Serpetti appartiene a questa categoria di artisti: pittori nel midollo, devoti al gesto, capaci di manipolare l’immagine con una consapevolezza che si nutre di cultura visiva, cinema, archetipi e mitologie personali. Mutuato dal celebre anime psichedelico di Eiichi Yamamoto del 1973, Belladonna of Sadness è un titolo che spiazza e allo stesso tempo affascina, diventando la chiave per comprendere una mostra intensa, ambiziosa e profondamente interiore. La narrazione visiva prende forma proprio a partire da tale suggestione, articolandosi in un percorso fatto di immagini che dialogano fra loro per accostamenti. Alcune opere, in particolare, rafforzano l’idea di un racconto in due tempi, in cui la figura si specchia in sé stessa o in un suo alter ego, alimentando una tensione che allude al concetto junghiano di ombra. È qui che l’artista inserisce i grandi temi della sua ricerca quali la devozione, le relazioni sbilanciate, la dualità, nonché la spiritualità laica di una generazione – la nostra – che ha sostituito la fede con l’immagine. Serpetti lo fa attraverso una pittura che non ha paura di essere lirica e tragica, colta e contaminata, e in dialogo con l’immaginario cinematografico di Stanley Kubrick, Gus Van Sant, David Lynch e Quentin Tarantino, ma anche con i martiri cristiani, gli eroi pop e i santi queer. Echi del Romanticismo si fondono con la sottocultura visiva dei primi anni Duemila, come se William Blake incontrasse il videoclip di un gruppo post-grunge. Per quanto riguarda la struttura formale, il guerriero, il paesaggio simbolico, il ritratto iconografico rappresentano i cardini di una ricerca che da anni insiste su un tema cruciale — la rappresentazione dell’identità come superficie riflettente, mai definitiva. Le sue figure sembrano apparizioni, e i volti – ispirati all’Ecce Puer di Medardo Rosso – diventano maschere traslucide, inquietanti nella loro ieraticità. Tuttavia, Belladonna of Sadness non è solo uno statement esistenziale; è anche una riflessione sulla pittura nel tempo presente. In un mondo dove tutto scorre su uno schermo, Serpetti rivendica la fisicità dell’immagine, il pigmento, la macchia, l’errore. «La pittura», dice, «non ha bisogno del Wi-Fi». È una pratica arcaica che continua a raccontarci storie, se solo sappiamo ascoltarle. E in queste storie, forse, troviamo ancora uno spazio per riconoscerci. Davide Serpetti (L’Aquila 1990), Vive e lavora a L’Aquila e a Milano, Il lavoro di Davide Serpetti si configura come una profonda investigazione pittorica del valore dell’immagine, fra icona e simulacro, e del fare pittorico come atto di creazione, in un mondo già saturo di stimoli visivi. Andando oltre ogni intento di una rappresentazione descrittiva o narrativa, i soggetti di Serpetti sono rielaborazioni mentali che attingono a una serie di archetipi, forme figurative primordiali ricorrenti in secoli di civilizzazione, che si mescolano agilmente a rimandi culturali e simbolici della società contemporanea globale. I lavori più recenti, come l’artista dichiara, sono il risultato di un desiderio, forse utopico, di emanciparsi progressivamente da qualsiasi immagine preesistente. Galleria Giovanni Bonelli Via L. P. Lambertenghi 6 | Milano |0287246945 |info@galleriagiovannibonelli.it |www.galleriagiovannibonelli.com

Ogni volta, poi. La comune esigenza di rispondere

Mercoledì 28 maggio presso Spazio Genesi, Ogni volta, poi. La comune esigenza di rispondere. Il dialogo tra le artiste Francesca Chiola e Lisa Rastelli, si rivela fondamentale per analizzare temi quali la sessualizzazione del corpo femminile e la performatività costantemente richiesta ad esso. Si tratta di una doppia narrazione che accompagna il fruitore in un percorso volto ad evidenziare da un lato la crudezza della realtà corporea e dall’altro la barriera difensiva che si è soliti elevare grazie all’ausilio di supporti esterni quali la fotografia e il video. Un conflitto interno insanabile si muove tra le pieghe della percezione, rendendo manifesta una necessità di porre distanza tra l’immagine di sé e del proprio desiderio ed al contempo rivelando un bisogno di concretezza, di controllo sulla propria corporeità

Slow Manifesto

Slow Manifesto La Galleria A plus A è lieta di annunciare l’apertura della mostra Slow Manifesto, curata dai partecipanti alla 32esima edizione del corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee della School for Curatorial Studies Venice.L’esposizione, visitabile da mercoledì 28 maggio a martedì 15 luglio 2025, esplora il tema del desiderio, tra manipolazione e autenticità, […]

Nika Nuova – Ode al lavoro femminile / AMBIENTARTI VI

È stata una piccola fatica quotidiana collettiva: dopo aver creato un prototipo della composizione finale, l’artista ha inviato ad ogni partecipante un kit completo e dettagliato, con le istruzioni e tutti i materiali necessari per completare il pezzetto assegnato, e per non perdere nemmeno un punto. Il Punto-Croce, la tecnica scelta dall’artista, è anch’esso troppo spesso considerato uno stile di minor pregio artistico, quando non un passatempo. Ogni passo è fondamentale, ma da solo non ha valore: ciò che conta è semmai il risultato finale. Così è anche il lavoro femminile quotidiano: instancabile, metodico, ripetuto, volto ogni giorno a costruire qualcosa di importante per il futuro. Quest’opera è un potente promemoria: quello della donna è un ruolo che nessuno nota finché non viene a mancare. Le mani delle donne non decorano soltanto, sorreggono, e partecipano attivamente alla creazione di un tessuto sociale forte.

Mostra fotografica “Karel Chotek. I viaggi italiani di un fotografo dal sangue blu”

Sabato 17 maggio 2025 inaugura, alle ore 16:00, la mostra fotografica “Karel Chotek. I viaggi italiani di un fotografo dal sangue blu” negli spazi di Areacreativa42 presso Casa Toesca a Rivarolo Canavese. La mostra, a cura di Jan Vaca e Jiří Preclík, è organizzata da Karin Reisová, Areacreativa42 e Centro Ceco Milano e proseguirà fino al 22 giugno 2025. Il conte e fotografo Karel Chotek, la cui opera è rimasta ignota fino al 1999, è stato attivo dal 1885 per circa trent’anni. È stato membro del Vienna Camera Club e le sue foto ricevettero premi e furono pubblicate in numerose riviste. Sarà esposta, per la prima volta in Italia, una selezione di foto scattate durante i suoi viaggi in Italia e nel Sud Tirolo. Il pubblico sarà invitato all’identificazione di alcune delle località non ancora individuate. Le sue foto sono oggi conservate in numerosi archivi pubblici della Repubblica Ceca. All’inaugurazione interverranno: la console e viceconsole generale della Repubblica Ceca Ivana Zandona; il direttore del Museo Regionale di Ústí nad Labem Václav Houfek; il direttore del Centro Ceco Milano Robert Mikoláš. Il lavoro espositivo è stato realizzato grazie al contributo di: Museo Regionale di Ústí nad Labem, Archivio di Stato Regionale di Praga, Museo delle Arti Decorative di Praga, Istituto Nazionale del Patrimonio di Ústí nad Labem, Città di Rivarolo Canavese. Con i patrocini di: Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Consolato Generale della Repubblica Ceca a Milano. La mostra si inserisce nel nuovo programma espositivo dell’associazione culturale Areacreativa42 – fondata e diretta da Karin Reisová – attiva sul territorio fin dal 2008, che per i prossimi due anni si concentrerà sull’importante lavoro svolto dagli archivi in ambito artistico.