THE ITALIAN ART GUIDE

Giorgia Mascitti UNA SERPE NELLO STIVALE

 

Una serpe nello stivale è un progetto espositivo di Giorgia Mascitti incentrato sul disegno come presenza architettonica e artificio installativo risolutivo alla sfida rappresentata dalla torre eptagonale di Moresco, in quanto spazio fortemente caratteristico. Le opere in mostra, disegni e sculture, inedite e site-specific,
nascono da un’ampia ricerca condotta dall’artista sul territorio circostante. Le sculture, che Mascitti espone per la prima volta, sono opere di piccole dimensioni realizzate con pezzi di giocattoli e pongo in cui elementi ludici (ruote, fiori, animali e segmenti di super eroi) si mescolano ad un tocco di erotismo giapponese (seni, braccia e gambe innaturalmente muscolose) tipico di fumetti e cartoni. Nel realizzare queste sculture Mascitti si mette a nudo, rivelando allo spettatore della mostra la sua “attitude” (da intendere come nell’utilizzo della parola nell’inglese americano, atteggiamento inequivocabilmente legato all’identità o alla passione profonda per una cosa e/o una tipologia di cose), da Nerd*.

Queste sculture abitano alcune delle buche pontaie dei tre piani della torre e, nonostante vestano tinte accese, sembrano integrarsi perfettamente nell’architettura. Il sentiero delle fate-giocattolo diventa come un’apparizione epifanica, le sculture sembrano essere gli abitanti della torre stessa, fino ad ora rimasti celati, emersi per assistere allo zelo di Mascitti verso il disegno. Così si mostrano come testimoni della pratica artistica e spettatori come noi di questa mostra. Il nucleo germinale del lavoro di Mascitti, infatti, è proprio il disegno, che spesso può assumere sembianze austere per via dell’adorazione che l’artista ha per il medium e della ricerca che precede la realizzazione dell’opera.

Di fatti, mentre in tutto lo spazio espositivo le sculture abitano le pareti, e a poche altre posizioni, nel primo e secondo piano i disegni si appropriano del centro della stanza, creando un capovolgimento dell’allestimento tradizionale. Così facendo Mascitti da una centralità al disegno atipica nell’arte contemporanea e consente ai visitatori di osservare queste opere a 360 gradi, quasi come fossero oggetti scultorei. Consentendo alle figure ritratte di relazionarsi l’una all’altra mantenendo autonomia “corporea”. In questa sua nuova serie è significativa la totale assenza di paesaggio; le figure, infatti, sembrano fluttuare nello spazio come fate senza ali apparenti, ad eccezione di una, caratteristica ulteriormente evidenziata dal movimento che la carta assume dopo lo spostamento di aria causato dal passaggio dello spettatore. E ancora, quando lo spazio espositivo viene visitato, la carta si muove, ondeggiando e gonfiandosi come se la figura rappresentata prendesse vita, e il disegno stesse respirando.

I soggetti delle opere in mostra traggono ispirazione dalle figure dipinte da artisti locali come Vincenzo Pagani, pittore marchigiano di Monterubbiano, dalle raffigurazioni sulla campana della torre e dall’iconografia delle leggende popolari. La figura maschile compare solo una volta e appare innocua, mentre le figure femminili dominano le rappresentazioni di Mascitti. Una donna decorata da fuoco e fiamme, che potrebbe incarnare un’ancella dai piedi caprini della Sibilla Appenninica, figura mistica del folklore locale, o l’artista stessa, abita i primi tre piani della torre mentre l’opera centrale della mostra, Concerto per serpe (omaggio al Pagani), situata all’ultimo piano è ispirata a Santa Lucia e gloria d’angeli su sfondo di paese di Vincenzo Pagani.

Il titolo della mostra, Una Serpe nello Stivale, deriva dall’esclamazione di Woody, protagonista del film d’animazione Toy Story, “ho un serpente nello stivale!” ed è il perfetto connubio tra l’intenzionalità dietro la pratica scultorea e di disegno di Mascitti. Infatti, pare che i cowboy** durante le pause lavorative, si recassero nei “Western saloon” a bere, e che dopo aver ecceduto soffrissero di allucinazioni e vedessero serpenti ed altre creature. Queste allucinazioni collettive non sono poi così lontane da quelle documentate nell’area marchigiana in relazione alle e creature avvistate sul Monte Sibilla. (testo di Miral Rivalta)

*Lei stessa si definisce tale e spesso sfoggia una spilla con su scritto “ERO NERD DA PRIMA CHE DIVENTASSE COOL”
**Figure del Far West principalmente in attività tra gli anni 60 e 90 dell’1800 la cui mansione primaria riguardava la cura e guida del bestiame nelle vaste praterie statunitensi

 

Giorgia Mascitti UNA SERPE NELLO STIVALE
5 May, 24
23 Jun, 24
Giorgia Mascitti
Miral Rivalta
Torre di Moresco
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Michele Alberto Sereni