THE ITALIAN ART GUIDE

cane cane

 

ENGLISH
“cane cane” started with a simple invitation made to the artist several months ago: to observe with both analytical and empathic attention the relationship (to my eyes something quite special) with his dog Marcel, a four-year-old lagotto romagnolo. In the language they share, millennia-old gestures are intertwined with a sensibility typical of our time, which sees in deep listening to nonhuman species a possibility of salvation from the endless catastrophes produced by anthropocentrism. An ancient and deeply rooted human need emerges at the heart of this dialogue: to interrogate nature, which, if it answers, often does so in an opaque way—even though Marcel’s emotions seem to manifest themselves with almost absolute transparency.
Fabio inhabits this paradox, he is aware of the impossibility to rid himself of both his senses and his authorship. But it is through play—a deadly serious activity for the two of them—that Fabio and Marcel find a horizontal space of encounter, in which love and language blend. “With Marcel, through play, I enter into his linguistic, or rather pre-linguistic, sphere, which has not to do with words or ideas or representations, but with behaviors,” says the artist.
The entire exhibition is an attempt to translate the phenomenology of this play, making it intelligible to the senses of the audience by endlessly reproducing some of its linguistic fragments—such as a glance into the camera or a sign of greeting—by drawing some of its material traces—the stick, the favorite medium of a curious ritual—or by documenting an attempt at synchronization between the two of them.

“cane cane”, as with all of Fabio’s work, is a hymn to the hyper-concrete use of language as a tool to transcend the appearance of things and be surprised by the world again. Ultimately, “cane cane” is also a self-portrait of the artist through his double.

The sound was made in collaboration with Marco Di Gasbarro, while the video “Concrete poetry (Marcel)” was produced with the support of Archivio Home Movies, Bologna.

ITALIANO
“cane cane” nasce da un invito piuttosto semplice rivolto diversi mesi fa all’artista: osservare con un’attenzione tanto analitica quanto empatica il rapporto (ai miei occhi speciale) con il suo cane Marcel, un lagotto romagnolo dell’età di circa quattro anni. Nel loro linguaggio gesti millenari si intrecciano a una sensibilità tipica del nostro tempo, che vede nell’ascolto profondo di specie non umane una possibilità di salvezza dalle mille catastrofi prodotte dall’antropocentrismo. Al cuore di questo dialogo emerge un’esigenza antica e profondamente radicata nell’essere umano: quella di interrogare la natura, che, se risponde, lo fa in un modo spesso opaco – nonostante le emozioni di Marcel sembrino manifestarsi con una trasparenza pressoché assoluta.
Fabio abita questo paradosso, è cosciente dell’impossibilità di disfarsi tanto dei propri sensi quanto della sua autorialità. Ma è attraverso il gioco – attività serissima per entrambi – che Fabio e Marcel trovano uno spazio di incontro orizzontale, in cui amore e linguaggio si mescolano. «Con Marcel, tramite il gioco, c’è un mio entrare nella sua sfera linguistica, o meglio prelinguistica, che non ha a che fare con le parole o le idee o le rappresentazioni, ma con i comportamenti» racconta l’artista.
Tutta la mostra è un tentativo di tradurre la fenomenologia di questo gioco rendendola intellegibile ai sensi del pubblico, riproducendone all’infinito dei frammenti linguistici – come uno sguardo in camera o un segno di saluto – prelevandone alcune tracce materiali – il bastone, mezzo prediletto di un curioso rituale – o documentando un tentativo di sincronizzazione tra i due.
“cane cane”, come tutto il lavoro di Fabio, è un inno all’uso iperconcreto del linguaggio quale strumento per oltrepassare l’apparenza delle cose e tornare a sorprendersi del mondo. “cane cane” in fondo è anche un autoritratto dell’artista attraverso il suo doppio.

Il suono è stato realizzato in collaborazione con Marco Di Gasbarro, mentre il video “Concrete poetry (Marcel)” è stato prodotto con il supporto di Archivio Home Movies, Bologna.

 

cane cane
12 Dec, 24
1 Feb, 25
Fabio Giorgi Alberti
Vasco Forconi
Vasco Forconi
Via Ferdinando Ughelli 28, Rome
Lateral Roma
Jacopo Rinaldi