BELLADONNA OF SADNESS

BELLADONNA OF SADNESS DAVIDE SERPETTI A cura di Giorgia Achilarre Inaugurazione giovedì 29 maggio alle ore 18.00 29.05 – 15.07.2025 La Galleria Giovanni Bonelli è lieta di presentare nella sua sede di Milano BELLADONNA OF SADNESS, la mostra personale dell’artista Davide Serpetti, a cura di Giorgia Achilarre. C’è una pittura che non chiede il permesso di esistere, non pretende di essere attuale, né di assecondare le mode del sistema. Davide Serpetti appartiene a questa categoria di artisti: pittori nel midollo, devoti al gesto, capaci di manipolare l’immagine con una consapevolezza che si nutre di cultura visiva, cinema, archetipi e mitologie personali. Mutuato dal celebre anime psichedelico di Eiichi Yamamoto del 1973, Belladonna of Sadness è un titolo che spiazza e allo stesso tempo affascina, diventando la chiave per comprendere una mostra intensa, ambiziosa e profondamente interiore. La narrazione visiva prende forma proprio a partire da tale suggestione, articolandosi in un percorso fatto di immagini che dialogano fra loro per accostamenti. Alcune opere, in particolare, rafforzano l’idea di un racconto in due tempi, in cui la figura si specchia in sé stessa o in un suo alter ego, alimentando una tensione che allude al concetto junghiano di ombra. È qui che l’artista inserisce i grandi temi della sua ricerca quali la devozione, le relazioni sbilanciate, la dualità, nonché la spiritualità laica di una generazione – la nostra – che ha sostituito la fede con l’immagine. Serpetti lo fa attraverso una pittura che non ha paura di essere lirica e tragica, colta e contaminata, e in dialogo con l’immaginario cinematografico di Stanley Kubrick, Gus Van Sant, David Lynch e Quentin Tarantino, ma anche con i martiri cristiani, gli eroi pop e i santi queer. Echi del Romanticismo si fondono con la sottocultura visiva dei primi anni Duemila, come se William Blake incontrasse il videoclip di un gruppo post-grunge. Per quanto riguarda la struttura formale, il guerriero, il paesaggio simbolico, il ritratto iconografico rappresentano i cardini di una ricerca che da anni insiste su un tema cruciale — la rappresentazione dell’identità come superficie riflettente, mai definitiva. Le sue figure sembrano apparizioni, e i volti – ispirati all’Ecce Puer di Medardo Rosso – diventano maschere traslucide, inquietanti nella loro ieraticità. Tuttavia, Belladonna of Sadness non è solo uno statement esistenziale; è anche una riflessione sulla pittura nel tempo presente. In un mondo dove tutto scorre su uno schermo, Serpetti rivendica la fisicità dell’immagine, il pigmento, la macchia, l’errore. «La pittura», dice, «non ha bisogno del Wi-Fi». È una pratica arcaica che continua a raccontarci storie, se solo sappiamo ascoltarle. E in queste storie, forse, troviamo ancora uno spazio per riconoscerci. Davide Serpetti (L’Aquila 1990), Vive e lavora a L’Aquila e a Milano, Il lavoro di Davide Serpetti si configura come una profonda investigazione pittorica del valore dell’immagine, fra icona e simulacro, e del fare pittorico come atto di creazione, in un mondo già saturo di stimoli visivi. Andando oltre ogni intento di una rappresentazione descrittiva o narrativa, i soggetti di Serpetti sono rielaborazioni mentali che attingono a una serie di archetipi, forme figurative primordiali ricorrenti in secoli di civilizzazione, che si mescolano agilmente a rimandi culturali e simbolici della società contemporanea globale. I lavori più recenti, come l’artista dichiara, sono il risultato di un desiderio, forse utopico, di emanciparsi progressivamente da qualsiasi immagine preesistente. Galleria Giovanni Bonelli Via L. P. Lambertenghi 6 | Milano |0287246945 |info@galleriagiovannibonelli.it |www.galleriagiovannibonelli.com
Ogni volta, poi. La comune esigenza di rispondere

Mercoledì 28 maggio presso Spazio Genesi, Ogni volta, poi. La comune esigenza di rispondere. Il dialogo tra le artiste Francesca Chiola e Lisa Rastelli, si rivela fondamentale per analizzare temi quali la sessualizzazione del corpo femminile e la performatività costantemente richiesta ad esso. Si tratta di una doppia narrazione che accompagna il fruitore in un percorso volto ad evidenziare da un lato la crudezza della realtà corporea e dall’altro la barriera difensiva che si è soliti elevare grazie all’ausilio di supporti esterni quali la fotografia e il video. Un conflitto interno insanabile si muove tra le pieghe della percezione, rendendo manifesta una necessità di porre distanza tra l’immagine di sé e del proprio desiderio ed al contempo rivelando un bisogno di concretezza, di controllo sulla propria corporeità
Slow Manifesto

Slow Manifesto La Galleria A plus A è lieta di annunciare l’apertura della mostra Slow Manifesto, curata dai partecipanti alla 32esima edizione del corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee della School for Curatorial Studies Venice.L’esposizione, visitabile da mercoledì 28 maggio a martedì 15 luglio 2025, esplora il tema del desiderio, tra manipolazione e autenticità, […]
Nika Nuova – Ode al lavoro femminile / AMBIENTARTI VI

È stata una piccola fatica quotidiana collettiva: dopo aver creato un prototipo della composizione finale, l’artista ha inviato ad ogni partecipante un kit completo e dettagliato, con le istruzioni e tutti i materiali necessari per completare il pezzetto assegnato, e per non perdere nemmeno un punto. Il Punto-Croce, la tecnica scelta dall’artista, è anch’esso troppo spesso considerato uno stile di minor pregio artistico, quando non un passatempo. Ogni passo è fondamentale, ma da solo non ha valore: ciò che conta è semmai il risultato finale. Così è anche il lavoro femminile quotidiano: instancabile, metodico, ripetuto, volto ogni giorno a costruire qualcosa di importante per il futuro. Quest’opera è un potente promemoria: quello della donna è un ruolo che nessuno nota finché non viene a mancare. Le mani delle donne non decorano soltanto, sorreggono, e partecipano attivamente alla creazione di un tessuto sociale forte.
Mostra fotografica “Karel Chotek. I viaggi italiani di un fotografo dal sangue blu”

Sabato 17 maggio 2025 inaugura, alle ore 16:00, la mostra fotografica “Karel Chotek. I viaggi italiani di un fotografo dal sangue blu” negli spazi di Areacreativa42 presso Casa Toesca a Rivarolo Canavese. La mostra, a cura di Jan Vaca e Jiří Preclík, è organizzata da Karin Reisová, Areacreativa42 e Centro Ceco Milano e proseguirà fino al 22 giugno 2025. Il conte e fotografo Karel Chotek, la cui opera è rimasta ignota fino al 1999, è stato attivo dal 1885 per circa trent’anni. È stato membro del Vienna Camera Club e le sue foto ricevettero premi e furono pubblicate in numerose riviste. Sarà esposta, per la prima volta in Italia, una selezione di foto scattate durante i suoi viaggi in Italia e nel Sud Tirolo. Il pubblico sarà invitato all’identificazione di alcune delle località non ancora individuate. Le sue foto sono oggi conservate in numerosi archivi pubblici della Repubblica Ceca. All’inaugurazione interverranno: la console e viceconsole generale della Repubblica Ceca Ivana Zandona; il direttore del Museo Regionale di Ústí nad Labem Václav Houfek; il direttore del Centro Ceco Milano Robert Mikoláš. Il lavoro espositivo è stato realizzato grazie al contributo di: Museo Regionale di Ústí nad Labem, Archivio di Stato Regionale di Praga, Museo delle Arti Decorative di Praga, Istituto Nazionale del Patrimonio di Ústí nad Labem, Città di Rivarolo Canavese. Con i patrocini di: Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Consolato Generale della Repubblica Ceca a Milano. La mostra si inserisce nel nuovo programma espositivo dell’associazione culturale Areacreativa42 – fondata e diretta da Karin Reisová – attiva sul territorio fin dal 2008, che per i prossimi due anni si concentrerà sull’importante lavoro svolto dagli archivi in ambito artistico.
Il Polo Museale Sapienza presenta il programma di Maggio Museale nell’ambito della Notte Europea dei Musei 2025

Il Polo Museale Sapienza presenta il programma di Maggio Museale nell’ambito della Notte Europea dei Musei 2025 Il Polo Museale Sapienza (PMS) presenta il programma ufficiale dell’evento Maggio Museale, che si terrà sabato 17 maggio. A partire dalle ore 15.00, famiglie, bambini e giovani studenti saranno accolti in un pomeriggio dedicato all’arte e alla […]
Play Dead

Play Dead Ari Molaei presenta Play Dead, la sua prima mostra personale indipendente, ospitata negli spazi del prestigioso Atelier di alta sartoria Fiorella Ciaboco, trasformato in galleria d’arte.Play Dead è una riflessione sul trascorrere del tempo e sulla memoria collettiva: sfuggente, silenziosa, sempre pronta a riemergere, proprio come un bambino che si nasconde in […]
Armonia come Utopia

Dal 28 maggio al 3 agosto 2025, la mostra dal titolo Armonia come Utopia dell’artista Julia Krahn, sarà ospitata presso il Museo St. Ulrich, adiacente al Duomo di Ratisbona in occasione del 1050° anniversario dei Regensburger Domspatzen, promosso dalle Kunstsammlungen des Bistums Regensburg. Un’esperienza immersiva, in collaborazione con il celebre coro, rende percepibile la forza dell’armonia, celebra la musica come elemento di unione e invita ad una profonda riflessione sociale. Con questa mostra, l’artista Julia Krahn realizza un progetto lungamente desiderato, in cui esperienze personali si cristallizzano in una visione collettiva della società. I protagonisti sono bambini, che rappresentano la nostra società futura.
Survelliance Exhibition in LITO

Survelliance Exhibition in LITO Courtesy of LitostudioSurvelliance Exhibitionpowered by Kira Kastaneda Wednesday, May 14vernissage from 7 p.m.withA.Valeriya MikhaylovaMarta ShilovaFedor ZubkovJulia NijhofKubaYulia GraninAurora TassoneEkaterina KorobKatherine VinogradovRiccardo Loredo Thursday, May 15from 6 p.m.talk withAnna Caterina Dalmassoexhibition on display through May 18by reservation and appointmentlitostudiomilano@gmail.com+39 348 933 4638
Roma è una cometa

Dal 10 maggio apre nello storico palazzo di Ca’ Tron, Roma è una cometa, un progetto collettivo di Umberto Vattani con Cristiana Collu, Giuseppe D’Acunto, Giampaolo Nuvolati e María Margarita Segarra Lagunes che partecipa alla 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2025: “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.”, a cura di Carlo Ratti.